venerdì 17 maggio 2013

Giovanni Pascoli e Mamma Gatta




Una mamma è sempre una mamma, umana o felina che sia. E il primo pensiero di una mamma sono i figli. Ce lo racconta Giovanni Pascoli in questa poesia dedicata a una mamma gatta che, in una notte di pioggia, mette in salvo il suo piccoletto affidandolo al poeta. Del resto, gatti e poesia sono un connubio vincente!



Era una gatta, assai trita, e non era
d’alcuno, e, vecchia, aveva un suo gattino.
Ora, una notte, (su per il camino
s’ingolfava e rombava la bufera)
trassemi all’uscio il suon d’una preghiera,
e lei vidi e il suo figlio a lei vicino.
Mi spinse ella, in un dolce atto, il meschino
tra’ piedi; e sparve nella notte nera.
Che nera notte, piena di dolore!
Pianti e singulti e risa pazze e tetri
urli portava dai deserti il vento.
E la pioggia cadea, vasto fragore,
sferzando i muri e scoppiettando ai vetri.
Facea le fusa il piccolo, contento.



Fonte
http://www.petsblog.it/post/5929/giovanni-pascoli-e-mamma-gatta

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