lunedì 7 gennaio 2013

Questa e' la storia di un Gatto Randagio di nome Red

"Una bella e commovente storia di un gatto randagio sfortunato che trova dopo tanta cattiveria una persona che lo salva e lo adotta dandogli tanto amore e affetto"


                             RED, LA STORIA DI UN GATTO, UNA STORIA D'AMORE.  

                    
                                                 
             
                                   Pubblichiamo una lettera che in questi giorni viaggia nel web.


non e' Red

 E' la storia di Red, una storia d'amore bellissima tra lui e la sua amica umana autrice della stessa, della quale purtroppo non conosciamo il nome.          

Vivevo in un condominio anni fa, aveva di fronte un piccolo giardino.Alcuni
gatti passavano spesso di lì perchè una deliziosa signora anziana
dell'ultimo piano dava loro da mangiare e da bere.

Un giorno vidi una sagoma rossa, una creatura magrissima, traballante, con
gli occhi spaventati e sbarrati di chi sta male, di chi sente dolore.Erano
un mare di disperazione quegli occhi azzurri, e reggevano un corpo che
disegnava uno scheletro in ogni sua parte, in ogni suo singolo ossicino.
Mi dissero che stava morendo, che una volta era un bel gatto, ma ora stava
morendo.
Senza un perchè, senza nessuno che si chiedesse un perchè.

Non si faceva toccare, non si faceva avvicinare, aveva paura di ogni rumore,
prendeva la pioggia senza scappare, non riusciva più a scappare, non
riusciva più a camminare.Solo la lingua rossa si muoveva fuori e dentro
la sua bocca e penzolava poi giù, come una cosa già morta, come una cosa
inutile.
Gli ho preparato una cuccia al riparo, al coperto, ho messo del tessuto
caldo tra i gerani sfioriti da un autunno freddo e piovoso.Ho messo vicino
una ciotola con un omogeneizzato.
Mi sono allontanata e l'ho visto annusare l'aria, avvicinarsi lentamente al
giaciglio, tanto lentamente da farmi sentire male solo a guardarlo.Ho
sistemato la cuccia ogni giorno, l'ho pulita, ho messo da mangiare ogni
volta che uscivo.Lui era sempre nascosto, ma sentivo che mi osservava.
Non l'ho mai accarezzato, non ho mai nemmeno tentato, ho sempre rispettato
la distanza che lui voleva avere dall'uomo, da tutti, da me.
Quegli omogeneizzti gli hanno dato la forza di fare un salto, e farmi capire
che voleva la sua cuccia spostata in un posto preciso, un posto che riteneva
più sicuro.Da quel momento ci siamo capiti, ci siamo aspettati, ci siamo
accettati, sempre senza nemmeno sfiorarsi.Poi, dopo un mese, una sera
tornando a casa non l'ho visto più nella cuccia...un tuffo al cuore, ho
pensato al peggio... l'ho cercato in giardino, nelle strade vicine, nulla.
Non c'era, non c'era più da nessuna parte.
Sono tornata a casa con le lacrime agli occhi e quei gradini che mi
portavano al primo piano, sembravano non finire mai.
Poi la scoperta, davanti alla mia porta, seduto sullo zerbino c'era lui,
dignitoso, silenzioso e composto, con negli occhi una luce diversa.
Mi sono avvicinata piano, ho aperto la porta e lui, cauto, è entrato.La mia
gatta Cleo dormiva su una poltrona, gli è andata incontro, si sono annusati,
si sono presentati.Poi lui mi ha guardato, ho capito e gli ho messo da
mangiare.Una visita nella lettiera e poi un timido salto sulla poltrona,
dove dopo un pò si è addormentato.
Mi aveva scelto, mi aveva adottato.

Lui mi aveva aperto la sua porta e io ero sorpresa, commossa, felice.
Da quel giorno la mattina usciva e la sera mi aspettava sulla porta per
rientrare in casa...poi una sera una carezza, poi un'altra e un'altra, ha
accettato le mie mani, il mio desiderio di coccolarlo.
Dopo quel momento non è più voluto uscire di casa.Al mattino gli aprivo la
porta e lui mi guardava come dire " Se posso..resto dentro"...
Ho potuto curarlo, finalmente.Il veterinario lo ha visitato in ogni sua
parte, mi ha detto che era stato picchiato, preso a calci o bastonato.Aveva
fratture calcificate in vari parti del corpo, la mandibola poi era ridotta
malissimo, fratturata in diversi punti.
Aveva sofferto l'indicibile quel povero gatto, i denti erano caduti in
seguito alle fratture, non poteva più alimentarsi, stava morendo di stenti.
E' stato operato, curato, assistito.Si è ripreso, lentamente, ma si è
ripreso.Lo chiamavano Red, nel condonimio, ho continuato a chiamarlo Red, la
sua storia è anche in quegli anni, forse 6 o 7, che ha vissuto per strada,
che ha vissuto alla ricerca di cibo, di caldo, di riparo, di una mano
amica.La sua storia è anche il pestaggio che ha subito, la sofferenza, la
fame, la paura.
Cambiargli nome era una scelta sbagliata, lui non avrebbe mai dimenticato e
io non potevo cancellare il suo passato infelice con una parola.
Sono passati 5 anni.

Red ora è malato, ha l'insufficenza renale, non guarirà, purtroppo.Ma è
sereno, è circondato da altri trovatelli che in questi anni sono entrati
nella mia famiglia.Vanno tutti d'accordo, tutti sanno bene da dove vengono,
tutti ricordano.
Sta avendo tutte le cure possibili per la sua malattia, lo aiuterò in ogni
modo, in ogni modo possibile, in ogni modo esistente, anche quando la
sofferenza sarà inutile da sopportare.Lo aiuterò anche in quel dolorosissimo
momento.
Lui è una vita che viene prima delle mie emozioni, prima dei miei
sentimenti, è una creatura che mi ha dato una gioia infinita in questi anni,
che mi regalato milioni di sorrisi. E ci sarò sempre per lui, pensando a
lui, al suo bene, alla sua serenità.
Ho un solo dispiacere...non l'ho mai sentito miagolare, non può farlo, non
può più farlo.Chi lo ha picchiato gli ha lasciato questo perenne ricordo, a
cui non si è potuto porre rimedio.
Però quando Red ci prova, quando Red apre la bocca senza emettere suono, io
lo sento lo stesso, io lo capisco lo stesso...e gli voglio bene ancora di
più...
Questa è la storia di un gatto randagio.

Un gatto randagio che doveva morire, nell'indifferenza del mondo.
Ha deciso di fidarsi ancora, di fidarsi di me e mi ha fatto un regalo
enorme, mi ha dato una gioia che non so spiegare a parole.
Riempirà i miei giorni spero per tanto tempo ancora, sarà ancora il mio
principe rosso dagli occhi azzurri come il cielo, occhi in cui adesso io
leggo tanta tranquillità.

Questa è la storia di un gatto, del mio gatto Red.



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