Meravigliosa storia quella di Fraser Booth, un bambino inglese di quasi cinque anni, che soffre di autismo, che fino a poco tempo fa, gli rendeva anche le cose più semplici nel quotidiano, come ad esempio aprire un libro oppure bere un bicchiere d’acqua, una vera e propria impresa ma… questo fino a poco tempo fa, perchè oggi, per Fraser Booth queste, sono cose semplici… all’ordine del giorno!!!
Ebbene si, perchè come raccontano i genitori di Fraser Booth al Daily Mail, mentre fino precisamente a un paio di anni fa, questo bimbo autistico, ogni volta che non riusciva a fare quello che desiderava, scoppiava in lacrime e si deprimeva, oggi, Fraser Booth è tutto un altro bambino!!!
Semplice, grazie a Billy, un gatto randagio, incontrato al gattile da Fraser Booth: un incontro magico, dal quale è scattato qualcosa… e dal quale, questo micetto e Fraser Booth, sono diventati inseparabili!
Un incontro ed un amico, grazie al quale Fraser Booth, ha capito, che la vita è bella e può essere bella anche per lui. Ebbene si, perchè la vita di Fraser Booth è cambiata, da quando gioca e cresce con Billy… insomma da quando Billy è entrato nella sua vita!
Billy, questo micetto randagio, è riuscito infatti a portare tanta gioia nella vita di Fraser Booth, come racconta la sua mamma “Se mio figlio è in giro o gioca nel giardino il suo gatto è sempre vicino a lui” e spiega “è come se lo controllasse e cercasse di calmarlo ad ogni suo turbameno, riuscendoci.” ed emozionata continua “Billy è sempre nelle vicinanza e ogni volta che Fraser si arrabbia sbuca dal nulla e lo rassicura, sono sempre vicini e si coccolano a vicenda”.
Questo micetto riesce in pratica a capire e a captare i desideri e le emozioni di Fraser Booth; quando vuole giocare, quando c’è qualcosa che lo turba… Billy arriva e racconta la mamma “si siede sempre su di lui quando lo vede giù.”.

E proprio a riguardo dell’autismo, la mamma del piccolo Fraser Booth svela, che in cuor suo, aveva capito subito che c’era qualcosa che non andava nel suo bambino. “Non si sviluppava come gli altri bambini, non reagiva quando gli davamo i giocattoli o gli parlavamo”, anche se di fatto, la diagnosi di autismo dei professionisti, è stata comunque un fulmine a ciel sereno… uno shock.

Insomma… una bellissima storia, di una vita rinata grazie ad un gatto: una vicenda, che ancora una volta, riconferma l’importanza della presenza degli animali nelle situazioni delicate, sia per i bambini che per gli adulti!
fonte
http://bambinizerotre.it/bimbo-autistico-rinato-grazie-ad-un-gatto-randagio/
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