Molte comuni piante da appartamento e da giardino se ingerite dai gatti possono essere tossiche e causare gravi disturbi, fino alla morte.
Se non si è sicuri dell'innocuità delle piante, è opportuno disporle in luoghi inaccessibili ai gatti o eliminarle.
Anche piante innocue possono rappresentare un pericolo se vengono trattate con sostanze tossiche, come concimi o antiparassitari. Sono tossiche anche molte piante selvatiche, a crescita spontanea. In genere i gatti tendono ad ingerire piante tossiche quando sono rinchiusi in appartamento e non hanno la possibilità di accedere all'erba, che normalmente i gatti in libertà ingeriscono regolarmente.
In mancanza di alternative, i gatti d'appartamento rivolgono la loro attenzione alle sole piante che hanno a disposizione.
Le piante velenose vengono classificate sia in base al loro grado di pericolosità (a tossicità lieve, moderata e grave), sia in base al tipo di conseguenze che provocano nell'organismo.
Alcune piante producono solo effetti locali (tossicità locale): gonfiore, irritazione, dermatiti, ulcerazioni delle parti con cui vengono a contatto (soprattutto labbra, bocca e lingua).
Altre presentano tossicità sistemica perché, quando vengono ingerite, provocano intossicazione generale dell'organismo.
La pericolosità dipende dalla concentrazione dei principi attivi nelle parti velenose e dalle quantità ingerite.
In alcune piante sono velenose solamente alcune parti, come i fiori, le bacche, le foglie, i semi. In presenza dei sintomi da intossicazione o avvelenamento, o se si assiste all'ingestione, è necessario rivolgersi prontamente al veterinario.
È utile poter riferire il nome della pianta che ha causato il problema.
Gigli I gigli (Lilium spp.)
Sono altamente tossici per i gatti. L'ingestione di quantità anche molto piccole di queste piante può causare gravi danni renali. Entro poche ore di ingestione il gatto può presentare vomito, letargia e mancanza di appetito. I sintomi peggiorano man mano che procede il danno ai reni. Senza un adeguato e tempestivo trattamento veterinario, il gatto può sviluppare un'insufficienza renale in 36 – 72 ore.
Marijuana
L'ingestione di Cannabis sativa negli animali da compagnia può provocare depressione del sistema nervoso centrale, incoordinazione, vomito, diarrea, salivazione, tachicardia (aumento della frequenza cardiaca), convulsioni e coma.
Cycas revoluta
Tutte le parti della palma ornamentale Cycas revoluta sono velenose, ma la maggior quantità di tossina è contenuta nei semi o "noci". È sufficiente l'ingestione di appena uno o due semi per causare effetti molto gravi, che includono vomito, diarrea, depressione, convulsioni e insufficienza epatica.
Bulbi di tulipano e narciso
I bulbi di tulipano e narciso contengono tossine che possono causare intensa irritazione gastrointestinale, salivazione, perdita di appetito, depressione del sistema nervoso centrale, convulsioni e disturbi cardiaci.
Azalea e rododendro
Le piante del genere Rhododendron spp. contengono sostanze tossiche che possono causare vomito, salivazione, diarrea, debolezza e depressione del sistema nervoso centrale. Un'intossicazione grave può causare coma e morte per collasso cardiovascolare.
Oleandro
Tutte le parti dell'oleandro (Nerium oleander) sono considerate tossiche, poiché contengono glicosidi cardiaci che possono provocare gravi effetti — compresi irritazione del tratto gastrointestinale, problemi cardiaci, ipotermia e anche la morte.
Ricino
Il principio velenoso del ricino (Ricinus communis) è la ricina, una proteina altamente tossica che può produrre forti dolori addominali, salivazione, vomito, diarrea, sete eccessiva, debolezza, perdita di appetito. Nei casi gravi di intossicazione compaiono disidratazione, tremori, convulsioni, coma e morte.
Ciclamini
Tutta la pianta di ciclamino è tossica; la concentrazione maggiore di sostanze tossiche si trova nelle radici. Se consumati, i ciclamini causano una forte irritazione gastrointestinale, con vomito intenso. L'intossicazione può anche essere letale.
Kalanchoe
Questa pianta contiene sostanze che possono produrre irritazione gastrointestinale, e altre che sono tossiche per il cuore e possono causare gravi alterazioni di frequenza e ritmo cardiaci.
Tasso
Il tasso (Taxus baccata) contiene un componente tossico conosciuto come taxina, che ha effetti sul sistema nervoso centrale, come tremori, incoordinazione e difficoltà respiratoria. Può anche provocare significativa irritazione gastrointestinale e insufficienza cardiaca, anche mortale.
Amaryllis
Sono comuni piante ornamentali; contengono tossine che possono provocare vomito, depressione, diarrea, dolori addominali, salivazione, anoressia e tremori.
Colchico d'autunno
Il colchico d'autunno (Colchicum autumnale) o zafferano falso è una pianta erbacea spontanea. La sua ingestione di può causare irritazione orale, vomito emorragico, diarrea, shock, danni agli organi interni e soppressione del midollo osseo.
Crisantemo
Tutte le parti della pianta contengono sostanze tossiche dette piretrine, che in caso di ingestione possono produrre disordini gastrointestinali, come salivazione, vomito e diarrea. Nei casi più gravi si osserva depressione e incoordinazione.
Edera
L'edera (Hedera helix) contiene saponine triterpenoidi che, in caso di ingestione possono causare vomito, dolori addominali, ipersalivazione e diarrea.
Spatifillo
Lo spatifillo o pianta cucchiaio (Spathiphyllum) contiene cristalli di ossalato di calcio che possono causare irritazione orale, salivazione eccessiva, vomito, difficoltà di deglutizione, bruciore e irritazione di bocca, labbra e lingua in caso di ingestione.
Pothos
I pothos (Scindapsus ed Epipremnum) sono piante da appartamento molto comuni. Se masticate o ingerite, possono causare irritazioni e significativo gonfiore dei tessuti orali e di altre parti del tratto gastrointestinale.
Schefflera
Le piante ornamentali del genere Schefflera contengono cristalli di ossalato di calcio che possono causare irritazione orale, salivazione eccessiva, vomito, difficoltà di deglutizione e intenso bruciore e irritazione di bocca, labbra e lingua dopo l'ingestione.
Mughetto
Il mughetto (Convallaria majalis) è una pianta molto pericolosa: sono tossici i fiori, le foglie e i frutti (bacche rosse). La sua ingestione può essere mortale ed è pericolosa anche solo per contatto. I sintomi sono dati da vomito, disturbi cardiaci bassa pressione sanguigna, disorientamento, coma, convulsioni.
Ranuncolo bianco o anemone di bosco
Il ranuncolo (Anemone nemorosa) è una pianta ornamentale molto tossica in tutte le sue parti. Può causare irritazione locale, depressione respiratoria e cardiocircolatoria
Fonte
http://www.avanzimorivet.it/gatto/piante%20tossiche.htm
Nessun commento:
Posta un commento