domenica 12 maggio 2013

L'affettivita' del Gatto verso l'uomo




La vita in comune vissuta con reciproco vantaggio tra esseri di specie diversa viene definita simbiosi, ma perche'? Perche' le due specie debbono convivere in armonia nel tempo e nello stesso spazio a loro imposto dalla vita e cio' e' possibile solo a patto che usino un codice di comportamento che sia ottimale e reciprocamente conveniente.


Ci sono d'esempio il gatto e l'uomo.

Si usa sovente dire il mio gatto e' affettuoso, mi vuole bene ecc.ecc. Non ci si sofferma mai pero' per capirne la motivazione, difficilmente ci si chiede la natura di quest'affetto, se spontaneo o interessato.

E' risaputo che tutti gli affetti, tutte le manifestazioni che riceviamo dagli altri sono si per la maggior parte spontanee, ma con una matrice del dare per l'avere e viceversa.
Prendiamo il nostro piccolo felino domestico: se vuol vivere bene deve assoggettarsi a un tipo di vita che per la sua indole e' tuttaltro che ottimale.


Gli spazi aperti, la caccia, la vita libera e senza freni se li deve dimenticare.

Il suo spirito indipendente tipico di tutti i predatori deve misurarsi con i compromessi qualora quelle opportunita' venissero a mancare e qui ora entra in gioco la scelta alternativa del piu' complesso degli animali domestici: se decidera' di convivere con l'uomo si adatta ed essendo un animale tuttaltro che stupido ripaga in affetto cio' che riceve, ma attenzione, non da niente senza motivo! Il contratto stipulato per la convivenza, se cosi' lo si puo' chiamare, si deve bilanciare nei vantaggi comuni; la frode, l'imposizione, i maltrattamenti lo fanno recedere dal contratto, perche' non si assoggetta passivamente come purtroppo accade per altre specie di animali domestici.

Le affettuosita' che ci riserva hanno la loro matrice nell'intelligenza del gatto che vuole per un servigio ricevuto, che puo' essere cibo, ricovero e simpatia da parte nostra, restituire un giusto devolvere commisurato.
Viene da chiedersi, ma allora il gatto possiede un affetto disinteressato e spontaneo per sua natura?
Se su questo argomento il gatto potesse filosofare con noi senz'altro direbbe "ogni affettivita' fra essere, in qualsiasi forma si manifesti, e' sempre subordinata a una convenienza ed ha come base manifesta il tornaconto reciproco".

L'affettivita' del gatto nei nostri confronti non viene per niente impoverita nell'esistenza di questo meccanismo del dare e avere che esiste in tutti gli esseri viventi e soprattutto tra i componenti di una stessa specie.
Occorre una consapevolezza delle proprie capacita' per superare la repulsa istintiva che esiste fra specie diverse ancor piu' per la specie di rango inferiore che non possiede i mezzi comunicativi che ha l'uomo.

In alcuni gatti e' esistita ed esiste una predisposizione prima acquisita e poi alimentata dalla vicinanza per millenni con l'uomo; non a caso il piu' affettuoso dei gatti che abbiamo a casa e' sempre il piu' fiducioso, quello cioe' che ha sostituito la paura con la fiducia, quello che ci segue quando ci allontaniamo nel giardino, che quando siamo seduti immancabilmente ci viene in braccio e che a tutti i costi vuole instaurare un interscambio di affettivita' con noi. Possiamo ritenerlo il piu' intelligente e non perche' asseconda i nostri desideri o perche' ci puo' far comodo definirlo cosi'.

Obiettivamente, ad una serrata analisi, scopriamo in lui un adattamento alle circostanze che per raggiungerlo ha dovuto soppesare i pro e i contro, che non sempre e' per lui vantaggioso, ma pare che tirate le somme abbia optato per dare con gioia la sua disponibilita' all'uomo.
Forse che il gatto sia allora anche furbo? Effettivamente forse lo e' e anche se per noi la furbizia non e' una grande qualita', per un felino invece si, visto che e' condita con tanta ingenuita', diviene un giusto contraccambio che livella quello che da con quello che riceve.
 Infatti i gatti piu' affettuosi sono anche i piu' esigenti e lo diventano non appena hanno superato le necessita' di adattamento.

Esistono altre componenti che rendono piu' o meno affettuoso un gatto nei confronti dell'uomo come per esempio la selezione eseguita proprio dall'uomo che nella scelta dei soggetti da tenere vicino privilegia quelli dal carattere piu' socievole e mite, il nascere e crescere in casa in un ambiente tranquillo e sereno con l'assolvimento di tutti quei bisogni necessari per la sua esistenza, quali il cibo ed il ricovero.
Tutto cio' ha contribuito a trasformare il felino in animale docile ed affettuoso, doti che sono state trasmesse per via genetica da generazione in generazione; una vera conquista che ha permesso di coabitare in un limitato territorio a due specie diverse grazie ad affinita' reciproche.
L'uomo non e' sempre stato disponibile nei confronti del gatto soprattutto nel passato; oggi il rapporto e' alquanto cambiato, abbiamo scoperto che la compagnia che ci sa dare, l'affettuosita' nei nostri confronti, sempre che la sappiamo meritare, e' una bellissima cosa che ci costa cosi' poco, che diventa un investimento a reddito, senza perdite.


Come in tutte le riscoperte che hanno una consistente rivalutazione siamo tentati ad attribuirgli anche qualita' e poteri extra sensoriali, esistono bibliografie su tale argomento che lo rappresentano in una iconografia ermetica, una considerazione esagerata che non rende giustizia al nostro amico ricco di vere qualita'.
 Con rare eccezioni oggi il gatto viene trattato ed apprezzato come si conviene e, cosa importante, non solo quello di razza ma il gatto in genere.
Esistono qua e la sul territorio italiano cimiteri per gatti a testimonianza di quanto ha saputo dare in affetto e compagnia all'uomo che porge l'ultimo tributo di riconoscenza con una degna sepoltura.


Le cliniche veterinarie per piccoli animali sono aperte 24 ore su 24 e anche qui ci danno la misura di quanto sia preziosa e di quanto ci stia a cuore la loro salute, di quanto siano riusciti, con il loro bel carattere, ad entrare nella nostra vita.

Ecco perche' facciamo quanto in nostra facolta' per alleviare loro le sofferenze e prolungarne la vita. Se la loro esistenza nei nostri confronti si rivelasse inutile state pur certi che non muoveremmo un dito per loro, anche noi, come il nostro gatto, dispensiamo affetti se li abbiamo ricevuti e in questo non siamo da meno di lui.


Fonte
http://www.fiafonline.it/gatto/affetto_del_gatto.php

2 commenti:

Nella Crosiglia ha detto...

Gianfranco come ti leggo volentieri e come schiero quell'esercito di gatti che possiedo per capire qualcosa in più dal punto di vista comportamentale , io che sono sempre stata una canina per eccelllenza...
Grandi animali queste piccole pantere che Dio ha permesso di facri prendere in grembo!
Una serena serata!

Unknown ha detto...

Ciao Nella,gran belle parole le tue,...non ci crederai ma io da ragazzino ero un grande estimatore dei cani ,ne ho avuti diversi e li amavo comunque,paradosso era che non capivo come si potesse apprezzare i gatti,fortuna che col crescere si impara tante cose e i gatti sono una splendida fucina di insegnamenti,vedo che non sono l'unico a pensarla cosi'..per fortuna !!!!!!!