IL gatto e' l'animale piu' bello,il piu' nobile. Lo preferisco a tutti e da sempre.D'una regale,d'una selvatica indipendenza, rifiuta qualsiasi padrone imposto il suo se l'e' scelto,ed e' un'amico al quale sapra' restare fedele fino alla morte. Senza bassezze senza servilismo alcuno,da pari a pari. Ed e' per questo che l'amo. Georges Brassens
martedì 14 maggio 2013
Gatti e Trasportino
Molti proprietari di gatti hanno un incubo. Un incubo che si chiama trasportino!
Uno strumento di tortura per il gatto, ma pur sempre un mezzo di trasporto indispensabile in determinate situazioni dal viaggio in macchina o sul treno alla visita dal veterinario.
Proprio per questi motivi, è di fondamentale importanza abituare il gattino fin dai primi mesi di vita a utilizzare la gabbietta per il trasporto e fare in modo che non debba viverla come una situazione per lui pericolosa e traumatica.
Come fare? Esistono vari trucchetti.
Prima di tutto può servire lasciare il trasportino aperto in un punto della casa, introdurci eventualmente una maglia con l’odore del proprietario e cercare di concentrare molte delle cose piacevoli per il gatto (bocconcino prelibato, giochi, coccole) proprio in prossimità del trasportino.
Evitare, almeno per i primi tempi, di chiudere subito il gatto dentro per non rischiare di spaventarlo.
Non appena inizierà ad entrarci e a farci dentro anche qualche “pisolino”, provate ad accostare la porta della gabbietta e poi a chiuderla, prima per pochi minuti e poi aumentando gradatamente il tempo.
Per fare apprezzare ulteriormente il trasportino al gatto è possibile anche spruzzare al suo interno uno spray a base di feromoni con un effetto tranquillizzante. Può funzionare, ma non è detto.
Trasportino, dolce trasportino
Se il gatto dovesse scegliere questo luogo come cuccia, meglio ancora: vorrà dire che siamo riusciti nell’impresa di rendergli il trasportino una zona di tranquillità e di sicurezza.
Esistono in commercio diversi tipi di trasportino: quello simile a una gabbia (in cui il gatto riesce meglio a vedere tutto ciò che gli sta intorno), quello di plastica chiuso (ideale per i soggetti più spaventati, perché in questo modo vedono meno all’esterno e si sentono più protetti). Quest’ultimo può essere anche più comodo per portare il gatto in ambulatorio in quanto, se l’animale una volta sul tavolo visite si rifiuta di uscire dalla gabbia, è possibile togliere il coperchio e visitare il gatto lasciandolo direttamente sul fondo del trasportino.
Pulizia e sicurezza
Esistono anche trasportini in vimini che però risultano meno facili da pulire.
Al di là della tipologia della gabbietta, è di fondamentale importanza verificare che abbia una chiusura sicura per evitare che l’animale, preso dal panico, riesca ad uscire magari mentre state guidando o mentre camminate per strada.
Abituare il gatto a viaggiare tranquillamente nella sua gabbietta, renderà sicuramente il viaggio più piacevole sia per l’animale, ma anche per il suo proprietario.
Quando non piace
E se il gatto mal sopporta il trasportino? In questi casi bisogna rassegnarsi. Unici palliativi sono spruzzare feromoni tranquillizzanti all’interno del trasportino (ma non è detto che funzionino) e pulire molto bene il trasportino dopo l’utilizzo, strofinando con sapone di marsiglia (sconsigliato l’alcool) per togliere i feromoni d’allarme lasciati dal gatto impaurito.
Fonte
http://blog.focus.it/a-proposito-di-cani-e-gatti/2011/03/07/gatti-e-trasportino/
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