domenica 13 gennaio 2013

Un Gatto di Nome Gigia

                 Lettera Aperta in Ricordo di Gigia che Sta Morendo



Gigia


"ho trovato sul web questa struggente lettera di Cristina la padroncina di Gigia e merita di essere letta per capire come gli animali fanno parte della nostra vita e dei nostri sentimenti"




Oggi, è un giorno molto triste, anche se forse bisognerebbe gioire per aver avuto la possibilità di trascorrere 20 anni, (non è da tutti i gatti!) con questo meraviglioso essere senziente.  Nel 1982, una sera mentre mi trovavo con i miei amici in un bar, mi è capitata tra piedi. Era così piccola che non sapeva nemmeno miagolare: Emetteva un personalissimo suono che subito mi conquistò e mi spinse a portare a casa quel piccolo animale. Abitavo ancora con i miei genitori, che immediatamente mi intimarono di riportarla dove l'avevo trovata. Ma la mia nota testardaggine, li fece arrendere. Acconsentirono a trattenerla almeno quella sera. La portai in una stanza da letto ricavata in cantina  e il gioco fu fatto! Non abbiamo più potuto fare a meno di lei. Sulle prima scegliemmo nomi "esotici" tipo Selvaggia (per il carattere), ma mio padre che non si ricorda mai i nomi, iniziò a indicarla con frasi tipo...: " chi ha visto la ....Gigia?" Il nome era un po' ruspante e più adatto a un topo, ma rimase Gigia per tutta la vita. Amava moltissimo le croste di formaggio grana e in 20 anni ne avrà consumati parecchi kg.

Era molto indipendente anche se stava sempre in casa, e alternava affetto spropositato ( sembrava una sorta di umanoide ) a momenti in cui non si poteva avvicinare, ma non ha mai confuso un bambino con un adulto. E mentre dai primi accettava tutto o quasi, con gli adulti e gli altri gatti sapeva farsi rispettare.  Sono andata ad abitare da sola e lei, nonostante il tentativo ha preferito restare nell'appartamento dei miei.  Essendo molto vicino al mio non ha comportato il fatto che ci perdessimo di vista.  In molti hanno conosciuto la GIGIA, di nome o di fatto, e tanti bambini ormai adulti la portano nel cuore. Adesso però sta' morendo. Negli ultimi tempi come accade ad ogni essere senziente che invecchia, ha iniziato a lasciare questa vita perdendo poco a poco, prima l'udito, poi la vista e questa sera non è più riuscita nemmeno a reggersi.

Ora è vicino al termosifone e quello che mi consola è che ancora adesso il ritmo del suo respiro riesce a darmi serenità, in un momento così triste, dove il "mai più"  tende a prendersi tutto. A casa mia adesso c'è CESARE un simpaticissimo gattone rosso di 16 mesi a cui sono già legatissima, ma nel mio cuore rimarrà sempre l'immensa gratitudine verso di Lei che inconsapevolmente (forse) ci ha dato tanto:  < Grazie Gigia da tutti noi! E complimenti per la parte che hai fatto in questa curiosa, misteriosa , sacra esistenza di cui tutti noi facciamo parte! Un bacio. Cristina>


" Solo chi ama gli animali puo' capire quel senso di vuoto 
che prende alla scomparsa di un nostro caro amico"







































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