mercoledì 6 febbraio 2013

IL Gatto in Asia


                                                               Le Origini 







Dall'Egitto i gatti domestici si diffusero presso altri popoli. Nel 500 a.C. erano presenti anche in Cina. Dipinti, sculture e racconti testimoniano che questi animali erano apprezzati sia in Asia sia nelle altre parti del mondo. Dapprima considerati esclusivamente animali da compagnia della nobiltà, ben presto i gatti divennero amici dei ceti più bassi. In molte regioni dell'Asia si credeva che il gatto tenesse lontani i demoni e che portasse fortuna al suo padrone.



I gatti si spostarono dall'Egitto verso est, raggiungendo nel IX secolo il Giappone. Sembra che il primo gatto approdato sulle isole giapponesi sia stato regalato dalla Cina all'imperatore nipponico. In realtà il viaggio dei gatti verso oriente fu più "nobile" di quanto questa storia non racconti. In Europa, i gatti arrivarono via mare, sulle navi, ove erano imbarcati per cacciare i topi


LE ORIGINI

Come accennato, i gatti venivano scambiati come doni fra gli imperatori d'Oriente. In un primo tempo questi animali erano riservati all'alta nobiltà, poi si diffusero tra i sacerdoti ed infine tra il popolo. A lungo, i gatti provenienti dall'Egitto furono fatti accoppiare con gatti selvatici locali, per creare nuove razze e varietà. Ne derivarono i capostipiti delle razze oggi conosciute:   il Persiano a pelo lungo, proveniente dalla Persia (Iran), l'Angora, che prende il nome da Ankara, capitale della Turchia, il Siamese, proveniente dal Siam (Thailandia), il Burmese dalla Birmania e il Bobtail dal Giappone.

GATTI E ARTE

Molti artisti furono affascinati dalle movenze e dall'indole di queste creature, che ritrassero in ogni loro atteggiamento. Il pittore giapponese Utagawa Kuniyoski (1861-1979), particolarmente attratto da questi piccoli felini, ne dipinse moltissimi, tanto che il suo studio era sempre pieno di gatti da ritrarre!

GATTI FORTUNATI                     

I Giapponesi hanno sempre creduto che i gatti portassero fortuna. I gatti più famosi dell'arcipelago sono ancora oggi immortalati da statue che li ritraggono con una zampa alzata in segno di buon augurio. In realtà, tutto cominciò quando nel Tempio di Gotokuji a Tokyo, fu collocata la statua di un gatto per attirare la gente. Ben presto il tempio si riempì di statue raffiguranti il gatto, conosciuto come il "gatto che ti invita ad entrare" o "che ti chiama". Oggi, si dice che questo gatto porti fortuna sia nelle case sia negli scambi economici tra Cina e Giappone.



                               

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