La cristianizzazione del continente europeo non riuscì tuttavia a portare a termine il “lavoro” anche se molti pagarono per le loro convinzioni. Ad esempio i Catari furono accusati di adorare il diavolo sotto forma di gatto e anche per questo perseguitati.
L’Europa venne stretta sotto la morsa della “Caccia alle streghe”. Le donne, sotto tortura, finivano per confessare anche crimini che non avevano commesso e le assurde storie raccontate dalla Chiesa trovavano nelle confessioni il fondamento.
Questo ciò che riferì l’inquisitore. Sempre un gatto fu al centro di un altro processo del 1618 che mandò alla forca Philippa e Margaret Flower. In realtà il problema non era tanto il gatto, quanto che fosse ritenuto magico, che si ritenesse avesse poteri particolari e si sa, la Chiesa a quei tempi perseguiva un unico scopo: l’egemonia.
Tutto ciò che c’era prima del cristianesimo doveva venir spazzato via, tanto che per riuscire completamente a rimpiazzarlo la Chiesa creò delle feste sue negli stessi giorni in cui il paganesimo aveva delle sue celebrazioni. Nonostante tutto, molto è rimasto. I cristiani che erano stati perseguitati, in qualche modo ora facevano lo stesso e diventavano da vittime, carnefici.
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