Cane & gatto cosi' vivono in armonia
Hanno origini differenti
Il cane discende dal lupo, un animale sociale che vive in branco, abituato a condurre un'esistenza rigidamente scandita da ruoli e gerarchie.
Il gatto è un felino. Al pari del leone, della tigre o del puma, è un essere solitario e individualista, poco incline a giocare la parte del "gregario".
A causa delle loro differenti origini e del loro carattere per molti versi dissimile, questi animali sono spesso visti come antitetici. La loro discordia, diventata proverbiale, in passato è stata alimentata dall'uomo: cane e gatto "dovevano" essere storicamente nemici inconciliabili, al punto che veniva naturale aizzarli l'uno contro l'altro.
Un' amicizia bene accettata
In realtà, sia il cane sia il gatto propendono per una pacifica convivenza.
Se il cane ha un'indole tranquilla sarà il gatto a compiere i primi approcci, mostrandosi disponibile.
Il gatto non assale quasi mai per primo il cane. Lo possono fare le femmine che hanno da poco partorito, per difendere, attaccando, la prole. Dal canto suo, il cane accetta di buon grado l'amicizia con il gatto di casa, quello che vede ogni giorno, di cui conosce abitudini, umori e odori.
Se si incontrano da cuccioli
Se desiderate tenere in casa entrambe le bestiole, l'ideale sarebbe prenderle quando sono in tenera età.
Come tutti i cuccioli, anche i piccoli di cane e di gatto hanno molto in comune: amano giocare, sono curiosi e poco diffidenti nei confronti del mondo che li circonda.
Il cane e il gatto che si conoscono da cuccioli hanno la possibilità di giocare insieme, dividendosi in modo equanime l'affetto e le attenzioni dei loro padroni, e sicuramente riusciranno a convivere in serenità.
Se si conoscono da adulti
Anche nel caso di cane e gatto che si incontrano da adulti è possibile creare una pacifica convivenza. Nessuna amicizia, però, nasce in un battibaleno. Gatto e cane hanno personalità e psicologie diverse e la loro vita in comune potrà procedere pacificamente solo se verrà loro offerta l'opportunità di vivere nel rispetto delle reciproche differenze.
Per il cane, cucciolo o adulto, il gatto è un essere che emana un odore bizzarro, che non si cura della gerarchia esistente nel nucleo "famiglia-branco", che si comporta in maniera individualista e autonoma.
Per il gatto, micetto o adulto, il cane è quasi un extraterrestre, imbranato e invadente, sempre pronto a uggiolare e ad agitarsi per un nonnulla.
Si deve procedere a piccoli passi
Gatto e cane possiedono modalità di comunicazione differenti, e soltanto col tempo e pazienza il loro padrone potrà veder nascere tra loro una sincera amicizia.
Occorre lasciarli liberi di studiarsi, di smussare le reciproche differenze caratteriali. In questo modo, potremmo aiutarli ad accettare la convivenza con chi è così distante dal loro naturale modo di essere.
Messi a stretto contatto nella stessa abitazione, cane e gatto cominceranno dapprima a dividersi il territorio, per poi avvicinarsi con cautela.
Per evitare possibili scontri o motivi di litigio, è opportuno predisporre spazi autonomi dove i due animali siano in grado di mangiare, bere e riposare in autonomia. I nostri amici, allora, dovranno avere ciotole distinte, magari collocate a debita distanza, cucce e giacigli separati, giochi e giocattolini differenti.
Due tipi di educazione diversi
Al gatto e al cane vanno riservati sistemi di educazione diversi.
Il gatto è un animale che si comporta d'istinto, che non recepisce gli ordini dell'uomo con la stessa condiscendenza del cane.
Per imporre un'abitudine a un cane o per punirlo di una disubbidienza, si può dargli lievi colpetti con un giornale arrotolato (causando, peraltro, più rumore che dolore).
Con un gatto, al contrario, non vanno mai usate le maniere "forti", che potrebbero procurargli imprevedibili traumi psichici. Spaventare un gatto per una mancanza ci farebbe ottenere in cambio antipatia e fuga. Il suo spirito d'indipendenza può essere (in parte) addomesticato solo con gentilezza.
Attenzione a non scatenare gelosie
Occorre prestare attenzione perché la disparità di trattamento non generino incomprensioni e gelosie. Il cane potrebbe accorgersi e risentirsi del fatto che il gatto venga trattato con maggiore delicatezza. Cercate, quindi, di evitare di sgridare i vostri amici in presenza dell'"altro".
Quando si vorrà premiare una delle due bestiole è meglio riservare lo stesso trattamento al suo compagno, specie se questo è presente.
Luoghi comuni da ......... rivedere
Nell'opinione popolare gatto e cane sono i simboli di due opposti, emblema di un' antagonismo atavico. La tradizionale inimicizia, più fittizia che reale, ha portato all'esasperazione di alcune caratteristiche di questi animali, creando un'immagine che sovente si discosta dalla verità.
Ecco i principali luoghi comuni:
Essere come cane e gatto: il detto, che vorrebbe i due animali nemici inconciliabili, ha perso la sua veridicità. Oggi è facile vedere questi animali convivere insieme senza problemi.
Il gatto si affeziona più alla casa che al padrone: è una radicata credenza che in genere si accompagna all'analoga opinione popolare secondo cui il cane vive bene accanto al suo "amico uomo", non curante dell'ambiente dove vive.
La verità è nel mezzo. Se è vero che il gatto conserva un'incredibile memoria del luogo in cui è vissuto, è altrettanto indiscutibile che egli seguirà di buon grado la "sua" famiglia costretta a un trasloco.
Il cane da parte sua, seppur disponibile a seguire sempre il padrone, si affeziona alla casa dove è nato e cresciuto.
Il cane è molto più fedele del gatto: molte persone ritengono che il gatto sia poco fedele specie se messo a confronto con il cane.
Sicuramente il gatto tiene molto alla propria indipendenza, ma questo non significa che non sia capace di affezionarsi all'uomo.
Fonte
http://www.ilmiogatto.net/cane_e_gatto.htm
IL gatto e' l'animale piu' bello,il piu' nobile. Lo preferisco a tutti e da sempre.D'una regale,d'una selvatica indipendenza, rifiuta qualsiasi padrone imposto il suo se l'e' scelto,ed e' un'amico al quale sapra' restare fedele fino alla morte. Senza bassezze senza servilismo alcuno,da pari a pari. Ed e' per questo che l'amo. Georges Brassens
martedì 20 agosto 2013
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