Quanto pesa un gattino appena nato? Alla nascita il peso dei gattini oscilla fra i 100g. e i 155g. Da quel momento però il loro peso raddoppierà ogni settimana.

Che modello! I grandi pittori di ogni tempo sono sempre rimasti affascinati dalla bellezza del gatto. Leonardo ci ha lasciato molti disegni di mici e anche Michelangelo li dipinse spesso, soprattutto intenti a cacciare. Il Tiepolo amava quelli tranquilli e li ha raffigurati quasi sempre sulle ginocchia dei padroni. Gatti si trovano nei quadri di Renoir, di Manet, di Chagall, di Picasso. E il grande Andy Warhol, il genio della pop-art, usò i suoi gatti come modelli per migliaia di immagini, apparse poi anche su tazze e magliette.

Per quanto tempo può digiunare un gatto? Se di cibo un gatto sopravvive molto più a lungo di un uomo, potendo perdere anche il 40% del peso senza morire. Si sa di esemplari sopravvissuti per settimane in circostanze eccezionali, senza acqua nè cibo. Per esmpio, un gatto di Liverpool di nome Chips fu involontariamente rinchiuso in una cassa contenenti parti meccaniche ed imbarcato su una nave diretta a Mombasa (Kenya). Quattro settimane dopo fu trovato ancora vivo, anche se molto dimagrito. Si pensa che sia sopravvissuto nutrendosi del grasso di cui erano unti i pezzi di macchina e leccando l'acqua di condensa formatasi all'interno della cassa.
Qual'è l'origine del nome gatto? Sembra che l'origine derivi dalla parola "qato" che venne coniata dagli egiziani. Altre ipotesi vorrebbero far risalire l'origine dall'aggettivo latino "Cautus", inteso come astuto, oppure dal francese "Guetter", un verbo che indica "spiare". Sicura è comunque l'origine comune nelle diverse lingue in cui la parola gatto suona sempre molto simile: chat in francese, Katze in tedesco, cat in inglese, gato in spagnolo, katta in svedese e kat per gli olandesi ed i danesi.

Qual'e stata la micia più feconda? La gatta più feconda di cui si hanno notizie documentate ha dato alla luce 420 cuccioli nella sua vita. La figliata maggiore fu di ben 13 gattini.
I gatti neri sono stati dei pirati? Forse sono stati dei pirati turchi. Esiste una leggenda secondo la quale i pirati ottomani, di fede musulmana, (Maometto amava moltissimo i gatti!) imbarcavano sulle loro navi dei mici neri, quindi più mimetici nel buio della stiva, perchè facessero buona guardia alla cambusa minacciata dai topi.
Quando queste navi funeste approdavano vicino ad una città da saccheggiare, magari occultandosi, in attesa dell'alba, dietro un promontorio, i gatti, animali irrequieti e molto curiosi, scendevano a terra e se ne andavano zonzo nella notte. Per cui, se un abitante della città presa di mira si imbatteva per le strade in un gatto nero, poteva supporre che costituisse, per così dire, l'avanguardia degli uomini della mezzaluna, e dava l'allarme.
In base a questa storia, d'allora il gatto nero viene considerato di cattivo augurio,
I gatti Siamesi hanno salvato la principessa del Siam dai coccodrilli? i gatti siamesi, hanno, in genere, una coda lunga ed affusolata. Ne esiste però una variante con la coda molto più corta, che termina con un ingrossamento che sembra quasi un “nodo”.
A tal proposito esiste una leggenda. Il re viveva in un magnifico palazzo di fronte al quale c’era un grande parco ed una piscina che comunicava, con uno stretto passaggio, con un fiume, popolato da coccodrilli, che scorreva nei pressi. Il re amava molto i gatti e ne accoglieva un gran numero nella sua residenza. Aveva anche una giovane figlia, luce dei suoi occhi. Un giorno, dovendo allontanarsi e preoccupato per la principessa, chiamò i gatti, raccomandò loro di vegliare e prendersi cura della fanciulla in sua assenza e partì. Faceva molto caldo e la principessa decise di ristorarsi con un bagno in piscina. Senonché, mentre lei sguazzava con un certo numero di gatti di guardia attorno al bordo, un famelico coccodrillo imboccò il passaggio che portava dal fiume alla piscina per farsi un sol boccone della fanciulla. Allora, i gatti si precipitarono sulle sponde del passaggio e, agitando le loro code nell’acqua, distrassero il coccodrillo dando alla principessina il tempo necessario per mettersi in salvo. Però, nel frattempo, il rettile aveva già mozzato le loro appendici caudali con un solo morso. Da quel momento, secondo questa leggenda, i gatti siamesi si dividono in due famiglie: quelli con la coda lunga, che erano rimasti nel Palazzo, sono i gatti “del tempio” e quelli che avevano sacrificato le loro code per salvare la principessa sono i “gatti della piscina”.
Cosa sono le vibrisse? Sono i lunghi baffi del gatto, la cui funzione precisa non è ancora completamente chiarita. Si pensa che possano essere organi tattili; il loro taglio provoca notevoli disturbi. Al buio agiscono come antenne, permettendo l'identificazione di oggetti che il gatto non è in grado di vedere. Alcuni studiosi ritengono anche che le vibrisse, curvate a contatto con il suolo, consentano al gatto di individuare le eventuali asperità del terreno, favorendone lo spostamento di notte e in luoghi bui.
Qual'è stato il più grande cacciatore di topi? Un gatto inglese della città di Lancashire,arrivato alla veneranda età di 23 anni, sembra sia riuscito, nell'arco della sua esistenza, a cacciare più di ventimila topi, alla bella media di 3 al giorno. Mentre una gattina di Londra in sei anni è riuscita, al ritmo spaventoso di 5 topi al giorno, a raggiungere la considerevole quota di dodicimila roditori catturati.
Le fusa sono anche un'arma di caccia? Si è infatti scoperto che i mici fanno le fusa alle loro prede. La studiosa Elizabeth Marshall Thomas ipotizza che i gatti lo facciano nel tentativo di calmare la vittima ed avere così più facilmente ragione di lei.
Il gatto, un vero maestro orientale di feng shui? Il feng shui è un'antica disciplina cinese che spiega come disporre gli ambienti in modo da captare l'energie positive ed evitare quelle negative permettendoci così di raggiungere una totale armonia del corpo. Studi recenti hanno dimostrato l'incredibile capacità dei mici ad individuare i campi elettromagnetici. Il gatto predilige dormire nei posti privi di tali campi, che per la disciplina cinese sono fonte di energia negativa. A questo punto basta osservare il comportamento del felino per capire quali sono i punti della casa in cui non vi è nessuna energia cattiva.
Che cos'è l' erba gatta? L'erba che nel linguaggio comune è detta "erba gatta" è in reltà chiamata "Nepeta cataria" e si tratta di una piantina simile alla menta conosciuta già dagli antichi egizi che ne apprezzavano le capacità digestive utilizzandola come terapia nei dolori addominali. Ciò che manda in estasi il gatto è l'odore che emanano le foglie della Nepeta: il micio si struscia in terra, fa le fusa, miagola di soddisfazione. Non determinando nessun tipo di danno, appare un gesto amorevole da parte dell'amico umano metterne un poco a disposizone del felino.

Sapete da dove viene il detto «Non c'è trippa per gatti»? A spiegarlo, attualizzandolo alla luce della Finanziaria 2005, ha provveduto Walter Veltroni, durante la presentazione del libro di don Luigi Verzé Pelle per pelle. «Fu Ernesto Nathan, leggendario sindaco di Roma nel 1907, ad annunciare così i primi tagli di bilancio». Nathan, alle prese con la necessità di risparmiare, si era imbattuto nella somma che il comune stanziava per sfamare i felini che albergavano tra i ruderi. «Quella decisione fu il simbolo di tutte le ristrettezze di bilancio» ha spiegato l'ex sindaco di Roma.

Esiste il gatto nuotatore? Si tratta del gatto turco Van, una razza originaria della Turchia. A differenza di quasi tutti i suoi simili, che odiano l'acqua, questo tipo di micio invece adora tuffarsi in fiumi e laghi e per questo si è conquistato la nomina di "Gatto nuotatore". Il suo pelo impermeabile lo aiuta nelle sue imprese e dimostra ancora una volta come la natura sappia incredibilmente adattarsi alle diverse esigenze e situazioni.

E quello più piccolo? Si chiama Tinkey Toy vive nell'Illinois ed è lungo appena 18 cm.
Lo sapevate che i gatti hanno tre palpebre? Ebbene si: per ogni occhio il gatto è dotato di una terza palpebra detta "membrana nittitante" che ha il compito di difendere la preziosa vista del micio da fonti intense di luce. La membrana entra in azione ogni qual volta il gatto chiude gli occhi e lo fa con un meccanismo originale: parte dall'angolo interno dell'occhio e sale in diagonale, sino a chiuderlo. E' grazie a questa palpebra, per così dire nascosta, che il gatto riesce a dormire tranquillamente anche di giorno. Attenzione: se la "membrana nittitante" è visibile anche ad occhi aperti è necessario consultare il veterinario, c'è qualcosa che non va nella salute del micio.

Una leggenda giapponese. Il decimo giorno del quinto mese dell'anno 999 un mandarino cinese donò una gattina all'imperatore Ichijo. Dopo qualche tempo la gattina diede alla luce, nel palazzo di Kyoto, cinque teneri gattini. Fu così, secondo la leggenda orientale, che i gatti misero piede nel paese del sol levante.

... e marinai Fino al 1975 su ogni nave militare britannica era obbligatorio tenere almeno un gatto, ritenuto un portafortuna.
Perchè i gatti in oriente sono il simbolo della rinascita? Una leggenda racconta che un giorno Buddha mise i suoi gatti di guardia all'albero della Sura. I mici, però, bevvero il portentoso liquido che usciva dalla pianta, caddero in catalessi e si svegliarono vispi come prima. Per questo in oriente i gatti sono il simbolo della rinascita.
Chi era la Dea Bast? Era una Dea dell'antico Egitto, possedeva il corpo di una donna e la testa di un gatto con sguardo misterioso ed incantatore. Rappresentava la fecondità e la bellezza, ma era anche il simbolo della luce, del calore, ma, proprio perchè raffigurata con la testa felina, anche della luna, elemento della notte tanto amata dai mici. La Dea veniva chiamata anche "Bastet" o "Pash" da cui, secondo alcuni studiosi, deriverebbe il vezzeggiativo utilizzato come richiamo "puss".Il culto della Dea, e con esso dei gatti, durò secoli fino al 350 a.C. quando cominciò a declinare fino a scomparire completamente nel 390 a.C. con un decreto imperiale che ne sanciva definitivamente la fine.
Cosa c'entrano i gatti con i salici?. Racconta una leggenda giapponese che i cuccioli di una gatta caddero in un fiume. I loro lamenti e quelli della loro madre furono così strazianti che i salici lungo le rive del fiume si commossero e stesero i rami nell'acqua affinche i gattini potessero arrampicarsi e salvarsi. Ecco spiegata la forma assunta dai rami del salice piangente.
Che udito !! Il gatto è in grado di percepire suoni che raggiungono i 45.000 Hz di frequenza mentre l'uomo si ferma a 17.000 Hz.
La misteriosa tigre delle Highlands. Esiste un felino selvatico che vive nelle Highlands scozzesi: estremamente guardindo e diffedente dell'uomo, effettua i suoi spostamenti soprattutto di notte: Rimane, pertanto difficile per etologi e zoologi studiarne il comportamento. Il suo mistero, la sua selvaggia bellezza ha però colpito la fantasia della popolazione locale che l'ha ribattezzata la Tigre delle Highlands.
Il gatto e la città di Taranto. Sulle antiche monete greche di Taranto è raffigurato il mitico fondatore della città, Taras, che gioca con un gatto. Probabilmente qualche leggenda gli attribuiva l'introduzione in Italia di quell'animale esotico, che in realtà era giunto nelle colonie greche dell'Italia meridionale a seguito dei frequenti rapporti commerciali con l'Egitto.

Il gatto d'accordare!! Un famoso direttore d'orchestra stava provando una sinfonia di Beethoven quando un gatto entrò nel teatro emettendo profondi miagolii. "Qualcuno prenda quel gatto e lo faccia accordare!!", fu il suo commento.
Un gatto può essere allergico agli uomini? Anche i gatti possono soffrire di allergie, con sintomatologia simile a quella umana: difficoltà respiratorie, eruzioni cutanee, problemi intestinali, fino a giungere, nei casi più gravi, allo shock anafilattico. Generalmente tali allergie sono determinate dai classici pollini, dagli alimenti perfino dagli antiparassitari. Può, tuttavia accadere anche che risultino allergici anche ai loro amici umani o, per l'esattezza, ai profumi, creme, saponi che possono trovarsi su pelle, peli e capelli dell'uomo.
Un gatto elettrizzato. In East Corinth, nello stato del Maine (U.S.A.), un gatto rimase bloccato per tre giorni su un palo della luce durante una tempesta di neve. Alla fine venne colpito da una scarica elettrica di 7500 volt che lo fece cadere al suolo esamine. I pompieri lo trovarono un pò bruciacchiato ma vivo. Così oggi vive al calduccio, al sicuro dalle tormente di neve, a casa del vigile del fuoco che lo raccolse.
I gatti presentono il ritorno del loro padrone? Secondo il Biologo Rupert Sheldrake si. Lo studioso ha condotto una serie di esperimenti, sia su gatti che sui cani, in cui gli animali lasciati soli in casa venivano filmati con delle telecamere mentre i loro amici umani rincasavano di volta in volta in orari diversi. Lo studio ha messo in rilievo come in prossimità del ritorno del padrone sia i gatti che i cani cominciavano ad agitarsi ed ad avvicinarsi più volte alla porta di casa.
Perchè i gatti europei hanno un "m" sulla fronte? Una leggenda racconta che un micio si sdraio' a fianco a Gesù nella stalla di betlemme per riscaldarlo e proteggerlo dal freddo. Da allora tutti i gatti tigrati portano quel segno in onore delle Madonna.
Reincarnazione felina. Una superstizione Turca ritiene che il grande Mustafa Kemal Ataturk, il fondatore della repubblica turca, si debba reincarnare un giorno nel corpo di un gattone Angora Turco di colore bianco ad occhi impari (un blu e uno
ambra per la precisione) sordo.
Pubblicità per gatti. Una ditta inglese che produce cibo per animali ha realizzato una pubblicità per gatti. Com’è possibile? Con suoni che attraggono la loro attenzione, evitando tutto ciò che li fa impaurire, con immagini dai contorni netti su fondo scuro. Lo spot non è rivolto ai quattrozampe (che notoriamente non vanno al supermercato da soli) ma ai loro padroni. L’idea è curiosa e potrebbe stimolare altre iniziative di questo tipo.

Esiste il gatto bassotto? Il Munchkin è un gatto dalle zampe molto corte e, per questa sua peculiarità, viene spesso definito il "Gatto-bassotto".
Fiaba tedesca. Per salvare il suo innamorato una principessa fu costretta a filare diecimila matasse di filo in un mese. Non ce l'avrebbe fatta se non fosse stata aiutata dai suoi gatti e, per ricompensarli, donò loro le fusa, cioè il suono prodotto dai fusi del filatoi quando girano.
I gatti in guerra. Purtroppo anche i gatti sono stati utilizzati in guerra. Un esempio ci viene fornito da un libro del 1535 scritto da un ufficiale austriaco di artiglieria, "Cristoforo di Asburgo". Il militare descrive come ai poveri animali venissero applicate, attraverso delle cinghie, delle bottiglie velenose con l'apertura rivolta verso la coda del micio. I felini, venivano così indirizzati verso le truppe nemiche, e terrorizzati correvano di qua e di là spargendo il fumo un pò ovunque. Curioso ma francamente ridicolo lo scrupolo di umanità dell'ufficiale:
"Questo procedimento non dovrebbe essere utilizzato contro i cristiani".

Fino a che età i gatti possono procreare? Fino a tarda età. I maschi, nello specifico, fino a sedici anni che nell'uomo corrisponderebbero a circa settanta anni. Le femmine sono in grado di partorire fino a dodici anni circa, che corrisponderebbero ai nostri sessanta anni.
Quanti denti ha il gatto? Trenta denti compongono la dentatura del micio, di cui 16 formano la mascella superiore e 14 quella inferiore. I gatti, che triturano e lacerano i cibi, hanno canini ben sviluppati e molari stretti ed appuntiti.
Qual'è l'antenato del gatto domestico? La maggior parte degli studiosi ritiene che le razze di gatto domestico a pelo corto discendano dal gatto selvatico fulvo (Felis lybica), di origine africana, addomesticato dagli antichi egizi forse già nel 2500 a.C. e poi introdotto in Europa dai crociati, dove si mescolò ai gatti selvatici indigeni, di dimensioni più piccole. Le razze a pelo lungo derivano, invece, probabilmente dal manul o gatto di Pallas (Felis manul), di origine asiatica. Nel corso dei secoli i gatti hanno conservato le loro dimensioni (circa 3,6 kg di peso allo stadio adulto) e il loro istinto di cacciatori solitari.
Si può mangiare il cibo per gatti? Si, ma solo occasionalmente. I cibi industriali sono prodotti ben controllati dal punto di vista igienico sanitario, controlli che sono stati intensificati dopo l'emergere del problema "mucca pazza". Tuttavia, essendo cibi studiati appositamente per l'esigenze alimentari dei nostri amici pelosi, diverse dalle nostre, se consumati abitualmente possono causare scompensi nutrizionali, problemi intestinali e malattie cardiovascolari.

Ma quanto dorme!! In effetti dormire per un gatto è una delle sue attività preferite dormendo in media circa 16 ore al giorno che sono la somma di tanti brevi periodi di pochi minuti per volta Questo vuol dire che un gatto di nove anni è rimasto sveglio solo per tre mentre i restanti sei li ha trascorsi piacevolmente appisolato in posti comodi, morbidi, possibilmente caldi, magari vicino ad una stufa o ad un termosifone.
Quindi, i suoi luoghi preferiti sono stati i Vostri letti, divani, poltrone e....la Vostra schiena..

Quanto sono grandi alla nascita? Un gattino misura circa 11-15 centimentri e pesa tra i 70 ed i 135 grammi.
Cosa vuol dire artigli retrattili? L'artiglio del gatto possiede un apposito legamento posto nella parte superiore che, quando il tendine del muscolo è rilassato, pone l'artiglio rettratto sotto la pelle della zampa. La contrazione del muscolo relativo fa stirare il tendine che estrae l'artiglio dall'alloggiamento cutaneo, pronto a sferrare il suo pericoloso attacco.
Fonte
http://www.gattoamico.it/Curiosogattando/Curiosogattando17.htm
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