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SECONDA STORIA
Il vecchio signor volpone era morto;
così il lupo si presentò alla porta come pretendente, e bussò:-Cosa cucina, Gentile Signora, sul suo fornello così di buon'ora? Che fa di bello, suvvia mi dica!-Gatta: -Nel latte sbriciolo della mollica. Desidera mangiare? E' pronto il desinare-.
Lupo: -No, grazie. Non è in casa la signora volpe?-. Gatta: -Rinchiusa nella stanzetta, si dispera la poveretta. E' triste e sconsolata da che il volpone l'ha lasciata-.
Lupo: -Se ora vuole rimaritarsi, scender le scale è tutto il da farsi-.
Sale di sopra la gattina e lesta picchia la porticina, tutto il salone ha attraversato, con cinque anelli la porta ha bussato: se ora vuole rimaritarsi, scender le scale è tutto il da farsi.
La signora volpe domandò: -Ha calzoncini rossi e musetto a punta?-. -No- rispose la gatta. -Allora non mi serve.- Mandato via il lupo, vennero un cane, un cervo, una lepre, un orso, un leone e, uno dopo l'altro, tutti gli animali del bosco.
Ma mancava sempre qualcosa che aveva avuto il vecchio signor volpone, e la gatta, ogni volta, dovette licenziare il pretendente.
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Quando un grosso topone mangiava, nemmeno un pezzo a me ne dava!-Così celebrarono le nozze e si misero a ballare e, se non hanno smesso, ballano ancora.
Fonte:
http://www.grimmstories.com/it/grimm_fiabe/la_signora_volpe
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