venerdì 29 novembre 2013

NyaRan il gatto più famoso del giappone


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 Il felino più divertente della rete si chiama NyaRan ed è il nuovo testimonial di Jalan, agenzia di viaggi giapponese in cerca di clienti durante il periodo di recessione economica.


Il gatto è stato scritturato per pubblicizzare le famose terme "Onsen", il monte Fuji e persino le isole Hawaii.

Ovviamente, tutti gli scatti sono prodotti in Photoshop, utilizzando soltanto foto naturali dell'animale.
Nel frattempo NyaRan è diventato una star: le sue pubblicità stanno facendo il giro del mondo e sono diventate un tormentone sui siti e sui blog americani .

Alcune Pubblicita':



   





fonte
http://uncuoregiapponese.blogspot.it/2012/11/il-gatto-piu-famoso-del-giappone.html

martedì 26 novembre 2013

I Gatti hanno 7 o 9 vite?






La loro proverbiale agilità, lo sprezzo per il pericolo, la facilità di cadere sempre in piedi e quel pizzico di  mistero, che da sempre li caratterizza, hanno fatto ritenere ai più che i gatti abbiano tante vite da poter utilizzare alla bisogna.
Sul fatto che i gatti abbiano più di una “vita” ormai non ci sono più dubbi. Eminenti gattofili si sono pronunciati in merito e la sentenza è stata unanime: “I gatti hanno sette vite!”. “No, scusate ma non erano nove?”, “Io ricordavo sette” “No, Nove!” “mmm… Ti sbagli, solo SETTE!”. In realtà, sul punto in questione, la sentenza non è poi stata così unanime.

Dopo numerose ricerche siamo giunti alla soluzione che dipana questa ingarbugliata matassa. I gatti hanno 7 vite in Italia (e in molti altri paesi), mentre ne hanno 9 nei paesi anglosassoni.

Cosa hanno di diverso un gatto che vive in Italia e uno che vive in Inghilterra? Assolutamente nulla! Allora perché in Italia si dice che i gatti hanno solo sette vite? Sono più sfortunati dei nostri a-mici di lingua inglese? Nient’affatto!

Probabilmente i modi di dire dipendono dalle diverse speranze di vita degli umani italiani rispetto a quelli inglesi. Si sa, gli umani tendono ad utilizzare loro stessi come metri di paragone.
Quindi tra le sette vite italiane e le nove anglosassoni, in base a questa teoria, non ci dovrebbero essere differenze.
I gatti vivono in media gli stessi anni sia in Italia che in Inghilterra… e quando muoiono è sempre una tragedia.







FONTE
http://www.amoremiao.it/1981-i-gatti-hanno-7-o-9-vite-ecco-svelato-il-mistero/

sabato 23 novembre 2013

Le coccole stressano i gatti!





“Amor ch’a nullo amato amor perdona”.

 In uno dei più bei versi della Divina Commedia, Dante riassume un profondo concetto di amore secondo il quale chi ne viene travolto non può alla fine non ricambiare.

Forse questo vale per gli umani, ma si può dire la stessa cosa per i gatti?

Secondo uno studio della Lincoln University (Brasile) e dell’Università di Medicina Veterinaria Austriaca le coccole stressano i gatti.
 Le effusioni affettive e le continue carezze non sarebbero quindi gradite dai felini domestici.

Gli studiosi hanno infatti riscontrato un elevato livello di ormoni dello stress nei gatti che vengono accarezzati e coccolati continuamente.
Probabilmente, come in tutte le cose, il troppo stroppia e soltanto il giusto equilibrio tra coccole e discrezione può rendere felice il proprio gatto.

I gatti non sono solitariSecondo la vulgata comune i gatti sono animali solitari. In realtà il suddetto studio sfata anche questo mito.
Misurando i livelli di ormoni dello stress si è scoperto che i gatti che vivono in compagnia di altri gatti sono meno stressati rispetto alla media.

FONTE
http://www.amoremiao.it/2001-le-coccole-stressano-i-gatti/

mercoledì 20 novembre 2013

Eric e Topper una strana amicizia

Nov 19, 2013

"Così uno dei nostri gatti" (racconta la loro padrona) ama visitareTopper un cavallo, Il suo nome è Eric, che è stato preso  dalla sua nuova famiglia solo di recente.

Eric  e Topper  sono buoni amici.

Il gattino ama visitare l'amico cavallo e lo coccola annusandogli  il   naso.

Ecco le splendide e tenerissime foto:










fonte
http://lovemeow.com/2013/11/barn-cat-visits-horse/

martedì 19 novembre 2013

Quando i Gatti Rubano le Cucce ai Cani




In molti ci hanno provato ripetutamente, si sono dannati, hanno perfino rischiato di beccarsi qualche graffio per difenderlaQuasi tutti però hanno fallito miseramente!

Non stiamo parlando della donna amata o della fidanzata, nè dell’automobile o di un oggetto prezioso. Stiamo parlando della cuccia! Si avete capito bene: difendere la propria cuccia.

Immaginate di tornare a casa vostra dopo una lunga e stressante giornata di lavoro, vogliosi solamente di farvi un bagno caldo e di stendervi sul vostro letto soffice e confortevole. Aprite la porta, vi avvicinate al comodo giaciglio e… sorpresa!
Il letto è già occupato dal vostro “insopportabile” ma simpatico coinquilino. Come reagireste ?

Questa bizzarra disavventura è capitata ai protagonisti di questo video: dei “poveri” cani, che allontanatisi momentaneamente dalla loro cuccia, si sono ritrovati con un avviso di sfratto felino sbattuto sul muso.
Approfittando infatti di un momento di calma, i mici coinquilini si sono appropriati indebitamente del comodo alloggio dei cani.
Alcuni hanno desistito immediatamente, altri hanno lottato strenuamente trascinando e sbatacchiando qua e là il morbido giaciglio occupato, altri, a costo della loro pellaccia, si sono ribellati e sono riusciti nell’immensa impresa di riconquistare il comodissimo trono. Di video curiosi ne avevamo visti davvero tanti: gatti che rubano cibo ai cani, cani sottomessi da felini, mici che si prendono gioco dei loro “rivali”, ma in questo video viene fuori l’eterno dualismo gatto – cane e il risultato è davvero esilarante!


FONTE
http://www.amoremiao.it/2042-gatti-che-rubano-la-cuccia-ai-cani-video-divertente/#more-2042




lunedì 18 novembre 2013

Perchè i topi hanno paura dei gatti?


Da sempre il gatto e il topo vengono dipinti come due arcinemici.

Celebri sono le scorribande di Tom e Jerry o le fughe, ad altissima velocità, di Speedy Gonzales.


Ma la proverbiale paura del topo per il gatto ha un fondamento scientifico o è solo una leggenda? La ricerca di Lisa Stowersdell’Istituto di ricerca di Scripps (California) – ha dato una risposta a questa domanda.

I topi hanno imparato, nel corso della loro evoluzione, a percepire l’odore di una proteina – Mups -contenuta nella saliva del gatto. Non appena quell’odore si diffonde nell’aria scatta l’allarme! L’organo di Jacobson (o vomeronasale) si attiva come un sensore e il topo resta per un paio di secondi paralizzato dal terrore. Se il gatto non compie subito il suo agguato, il topo ha tutto il tempo per scappare e mettersi in salvo.





In realtà i gatti domestici e ben nutriti sono poco attratti dai roditori e quando hanno la possibilità di uscire difficilmente vanno a caccia di topi.






Fonte
http://www.amoremiao.it/2065-perche-topi-hanno-paura-dei-gatti/

domenica 17 novembre 2013

17 Novembre Giornata Dedicata al Gatto Nero



Oggi è il 17 novembre e come ogni anno dal 2007 a questa parte la giornata è interamente dedicata ai mici più sfortunati, ovvero quelli che a causa del colore del loro mantello vengono bistrattati o perseguitati in nome di una presunta sfortuna che pioverebbe su chi li incontra. In realtà i gatti neri sono animali bellissimi che non hanno nulla di malevolo.
  Ma, si sà, la cattiveria, come la bellezza è negli occhi di chi guarda.



Lasciamo quindi gli ignoranti e i superstiziosi nel loro brodo di malvagità e dedichiamoci ai nostri amici gatti per ricordare a chi vorrà ascoltare che da ignoranza e superstizione si può guarire.

L'iniziativa partita qualche anno fa dall'AIDAA (Associazione italiana per la difesa di animali e ambiente), ha infatti lo scopo di sensibilizzare la popolazione contro le inutili violenze a cui vengono sottoposti questi animali per via del loro colore.
 E oggi sono molte le associazioni che si occupano di gatti che aderiscono alla giornata con iniziative a tema. Alcune di esse serviranno anche a raccogliere fondi per continuare ad assistere i gatti di tutti i colori. E in tempi di crisi Dio solo sa quanto fa comodo un aiuto in più. Partecipate quindi numerosi a quelle a voi più vicine e date, se potete il vostro aiuto.
SOFIA la mia gattona nera



sabato 16 novembre 2013

Nasce il dizionario bilingue Italiano/gatto-gatto/italiano



Il vostro gatto vi viene incontro e vi “incorna”? A volte fa dei miagolii così intensi e prolungati che non riuscite a capirne la natura?
 O semplicemente vi segue e miagola per comunicarvi che ha fame? Se magari siete dei “novellini” riguardo ai felini e siete in crisi perchè non riuscite a interpretare correttamente i messaggi del vostro micio, niente paura! Da oggi c’è il dizionario bilingue italiano/gatto – gatto/italiano… Si, avete capito bene! Un dizionario per gli amanti dei gatti che vi aiuterà a decodificare anche i più criptici segnali che il vostro fedele amico vi manderà.

Il dizionario, della collana Sonda/Larousse, ideato dal dottore veterinario Jean Cuvelier e tradotto da Simona Debernardi, contiene ben 180 parole per imparare correttamente il “gattese”.
Ma non finisce qui, perchè vi sono contenute anche delle potenziali situazioni di vita quotidiana viste sia dal lato umano che dal lato felino.
 La prima parte si occupa dei messaggi che un gatto potrebbe mandare ad un umano; viceversa la seconda parte si occupa dei messaggi umani.
La novità del dizionario sta tutta nelle illustrazioni. Il dottor Cuvelier si è servito infatti della collaborazione dell’illustratore Gilles Bonotaux, che con i suoi disegni rende più “snello” il dizionario e rende più piacevole la lettura.

Cari amici, da ora in poi non fatevi prendere dal panico se non riuscite a capire il vostro gatto. Finalmente potete contare sul dizionario italiano/gatto.

E voi, riuscite a interpretare i messaggi del vostro micione?


FONTE
http://www.amoremiao.it/377-nasce-il-dizionario-bilingue-italianogatto-gattoitaliano/

mercoledì 13 novembre 2013

Lettera di un gatto abbandonato


dietro quegli occhi c'è un'anima

"Who can believe that there is no soul behind those luminous eyes!" Theophile Gautier



Dove si va, dal vet? dalla nonna? perché questa persona che non conosco mi ha preso in braccio e mi sta mettendo nella gabbietta? non conosco la sua voce, non conosco il suo odore, però in qualche modo fa odore di gatto e mi rassicura.
 Ma io non voglio uscire dalla mia casa con una persona che non conosco, così urlo con tutte le mie forze che voglio stare a casa mia con la mia famiglia, con questa non ci voglio andare, non so dove vado, fatemi tornare indietro! Lo so lei è gentile, mi accarezza, mi gratta sotto il mento come piace a me, mi dà dei bacini sulla testa ma non è buona perché mi porta via dalla mia casa.
Perché mi hanno portato qui dove ci sono altri gatti? Sì lo so, ho visto le ciotole piene e gli altri non sembrano infelici ma io no non ci voglio stare in questo posto, voglio tornare sul mio divano, rivoglio la mia ciotola, rivoglio la mia casa!

Lo avevo detto, sembrava buona e invece è cattiva perché mi ha portato via dalla mia casa! Continua ad accarezzarmi, ma io qui non ci voglio stare!
Cosa dicono gli altri? che tutti fanno così, che poi si abituano? No, io non mi abituerò, piuttosto che mangiare in quella ciotola morirò di fame! Cosa hai detto gatto bianco, che anche tu dicevi così all'inizio? Io no, io sono diverso. E tu gatto grigio, perché mi guardi così? anche a te sono venuti a prenderti e ti hanno portato qui, dopo 12 anni che stavi in una casa? Perché lo fanno, perché sono cattivi? Cosa ho fatto io per meritarmi questo dopo 12 anni? Non ho mai dato fastidio a nessuno, non ho fatto niente di male, sono stato 12 anni in quella casa, dicevano di volermi bene, e adesso?
Cosa dici gatta nera, che i cattivi sono gli altri, e anche tu gatta pezzata, racconti che anche tu stavi in una casa e poi... improvvisamente ti hanno messo nella gabbietta, tu pensavi di andare dal vet e invece ti sei ritrovata tutta sola e infreddolita su una strada… allora mi hanno abbandonato? Vuoi dire che se quella signora che io giudico cattiva non mi avesse portato qui, mi avrebbero buttato in mezzo alla strada proprio come è capitato anche a te, vecchia siamese? Non capisco più niente, il mio mondo si è frantumato in mille pezzi, non so più chi sono i buoni e chi sono i cattivi... adesso mi accuccio e dormo, così quando mi sveglio forse sarò nel mio letto… o forse sarò morto e non dovrò più soffrire così!

Dedicata a Kira, a Sophie, a Claretta, a Gilda, a Poldo, a Micio, a Matisse... e a tutti gli altri cacciati di casa, al loro dolore senza fine a all’egoismo di chi li ha lasciati.


C’è un solo motivo che costringa ad abbandonare un animale:
il proprio squallido egoismo.
Clementina da Bologna 










fonte
http://minpepp.altervista.org/minpepp_lettera_gatto_abbandonato.html

domenica 10 novembre 2013

Black: il cane che accudisce i gatti



Black, incrocio tra pastore tedesco, corso e probabilmente alano, vede per la prima volta fuori dalla scatola i cuccioli di gatto che ha accudito durante il parto della mamma gatto (che nel video sta beatamente distesa sulla copertina del cane).
 Guardate nonostante sia un cucciolone di un anno e quattro mesi e abbia una corporatura imponente gioca con loro e li accudisce. 





You Tube Link: http://youtu.be/RRFLheDjX8U

venerdì 8 novembre 2013

Cane salva Gatto con una trasfusione di sangue


Un gatto è stato salvato da morte certa con una trasfusione di sangue di un cane. 

L'impresa mai tentata è riuscita a una veterinaria neozelandese. 
Non c'era tempo, infatti, per procurarsi del sangue compatibile e l'animale stava morendo, quindi ha tentato il tutto per tutto.

 Ora sia il gatto che il cane stanno bene.

 La sorprendete storia è raccontata nelle immagini del network australiano 3News. (RCD - Corriere Tv)


Il VIDEO:





Fonte
http://video.corriere.it/nuova-zelanda-gatto-salvato-trasfusione-sangue-un-cane/1cd724f2-0b37-11e3-ab6e-417ba0dfe8a6





lunedì 4 novembre 2013

Come Insegnare a un Gatto a Non Mordere e Graffiare






Non è piacevole essere vittima dei morsi e dei graffi di un gatto.
 È anche un potenziale rischio, perché potrebbero insorgere infezioni batteriche. In questi casi, se non sai come reagire, potresti spaventare il gatto peggiorando la situazione. Impara dei metodi utili per insegnare al tuo gatto ad evitare qualsiasi comportamento violento.

Passaggi

1
Devi capire cosa potrebbe spingere il gatto a cambiare atteggiamento. I gatti rispondono meglio ai rinforzi positivi, ovvero alle lodi e alle ricompense che seguono i comportamenti corretti. In tal caso, tendono a modificare gli atteggiamenti inappropriati.



2
Non devi mai colpire, sgridare o inseguire un gatto, né perdere la pazienza. In questo modo, finiresti per terrorizzare il gatto rendendolo agitato e confuso.
Non chiamare mai un gatto se hai intenzione di punirlo. Non capirebbe il motivo del tuo atteggiamento negativo, perché generalmente la chiamata è un momento piacevole (e dovrebbe esserlo sempre); non riuscirebbe ad associare questo evento all'incidente che ti ha infastidito.

3
Impara ad anticipare i morsi e graffi diretti alle persone. Chi possiede un gatto impara subito a capire se il gatto trama qualcosa, il che non è molto diverso dal riconoscere i segnali che precedono un atteggiamento violento. Se lo stai accarezzando o state interagendo in un modo qualsiasi, fai attenzione ad alcuni indizi, come le pupille dilatate, il pelo ritto e l'interruzione delle fusa. Se il gatto ti fissa, muovendo le orecchie o tirandole all'indietro, dovresti fermarti e lasciarlo in pace. Quando hai la sensazione che stia per mordere o graffiare, ecco cosa puoi fare per bloccare un atteggiamento negativo sul nascere:
Prendilo e portalo davanti al tiragraffi, lodandolo per aver usato le unghie su quella superficie anziché su di te.
Dagli un topo giocattolo da mordere al posto della tua mano, lodandolo per questo.
Allontanalo e lascialo da solo.

4
Cerca di capire cos'è che spinge il gatto a mordere e graffiare. Conoscere l'origine di questo atteggiamento è molto importante per gestire il problema, perché potrai identificare ed eliminare la causa scatenante. Ecco quali potrebbero essere i motivi che inducono il gatto a mordere e graffiare:
Autodifesa: i morsi e i graffi sono la miglior difesa di un gatto. Se gli facessi male accidentalmente (ad esempio, calpestandogli la coda), probabilmente reagirebbe mordendo e graffiando in modo istintivo. Non lo farebbe per cattiveria, ma sarebbe soltanto un modo per comunicare il suo dolore. In questo caso, non usare lo spruzzatore e non fare rumori forti, ma dì un semplice "no" con fare deciso.
Aggressione: cerca di diventare il gatto dominante della casa. Fallo castrare, così tu potrai assumere il ruolo dominante.
Stress (rumori, cambiamenti, persone arrabbiate, ecc.): il gatto avverte i cambiamenti di umore e le emozioni negative. Il modo migliore per risolvere la situazione è riprendere la calma e ristabilire un'atmosfera rilassata. Spegni il televisore o abbassa il volume, chiedi ai bambini di non fare chiasso e se qualcuno è turbato, chiedigli di piangere o urlare lontano dal gatto.
Troppa eccitazione: i gattini sono giocosi, ma a volte si eccitano troppo, passando dal gioco ai morsi e ai graffi veri. Non è bello e dovresti fermarli, deviando la loro attenzione su un giocattolo o un tiragraffi.
Paura di un contatto brusco: se i bambini o altre persone hanno giocato con il gatto in modo brusco, sarà cresciuto con la paura del contatto e potrebbe reagire mordendo e graffiando. Sorveglia i bambini mentre giocano con il gatto facendo le giuste raccomandazioni.
Malattia: a volte i morsi e i graffi sono una reazione istintiva quando il gatto non sta bene o teme il contatto. In questi casi, se sospetti che il gatto sia malato, portalo immediatamente dal veterinario per un controllo.
Vecchiaia: con l'avanzare dell'età, un gatto diventa più fragile e potrebbe risentire facilmente di abbracci o coccole troppo vivaci, reagendo con morsi e graffi per essere lasciato in pace. Chiedi ai tuoi familiari di considerare l'età del gatto, trattandolo con maggiore delicatezza e lasciandogli più spazio.

5
Evita di coccolare il gatto dopo i morsi e i graffi. Se sei una persona sensibile e pensi che un abbraccio possa risolvere tutto, devi ricrederti. Dopo aver punito il gatto, non coccolarlo. Lo confonderesti comunicandogli sentimenti contrastanti. In futuro, ti morderà altrettanto forte per ottenere le coccole. Non innescare questo meccanismo.

6
Fallo divertire di più. Forniscigli altri giochi da mordicchiare e altri posti in cui affilare le unghie. I gatti hanno la necessità di mordere, masticare e graffiare sia per divertirsi che per esercitarsi, ma non è detto che debbano farlo su di te. Fai giocare il gatto con una canna da pesca giocattolo, così le mani non saranno a portata di morso.

7
Trova un approccio che sia efficace per il tuo gatto. Uno dei metodi appena elencati potrebbe essere sufficiente per impedire al gatto di mordere e graffiare. In caso contrario, nella sezione seguente troverai altri modi per correggere l'atteggiamento del tuo gatto.



modificaMetodo 1 di 4: La voce e il linguaggio del corpo

Questo metodo si basa sull'uso della voce e del linguaggio del corpo. Applicalo in modo corretto per ottenere un buon risultato.


1
Appena il gatto inizia a mordere o graffiare, devi dire "no" in modo autoritario, puntando il dito verso il gatto.

2
Fissa il gatto con uno sguardo indifferente o feroce. I gatti considerano gli sguardi come una minaccia e un modo per dominare. Con la giusta occhiata puoi intimidirlo.

3
Dopo questo approccio, sarebbe utile allontanarsi e ignorare il gatto per 10 minuti.


modificaMetodo 2 di 4: Battere le mani
Questo metodo funziona con i gatti dominanti, aggressivi o insolenti. Non è consigliabile l'uso di questo approccio con i gatti timidi o ansiosi, perché potresti inasprire questo lato del loro carattere.


1
Quando il gatto morde o graffia, batti le mani e dì un "no" secco. Ricorda che non devi mai urlare.
Non battere le mani davanti al suo muso. Lo spaventeresti e si agiterebbe inutilmente.

2
Batti le mani appena inizia a mordere o graffiare. Dovrebbe fermarsi immediatamente.


modificaMetodo 3 di 4: Beata ignoranza
Questo metodo non funziona con tutti i gatti. Generalmente risulta efficace con quelli più affettuosi, che sentirebbero subito la tua mancanza, oppure con i gattini che devono ancora imparare come comportarsi.




1
Appena il gatto smette di mordere o graffiare, prendilo e portalo nel punto in cui l'ha fatto senza dire una parola. Prova ad usare il linguaggio del corpo per esprimere disappunto, ma non fargli del male e non trattarlo in modo brusco. Puoi anche dire un "no" in modo deciso se lo ritieni opportuno.

2
Allontanati in modo sprezzante, senza ulteriori interazioni. Assicurati che resti da solo in quella stanza, senza nessun contatto con altre persone per cinque o dieci minuti. Ripeti questo metodo ogni volta che cerca di mordere o graffiarti. Imparerà subito ad associare l'abbandono con l'atteggiamento scorretto.
In particolare, non dargli da mangiare per 20 minuti dopo l'incidente, perché potrebbe credere erroneamente che sia un premio.


modificaMetodo 4 di 4: Spruzzatore o pistola ad acqua
Non tutti ritengono che questo sia un metodo appropriato per modificare gli atteggiamenti scorretti di un gatto. La spruzzata dovrebbe essere immediata, altrimenti il gatto non riuscirà ad associare lo spruzzo con l'incidente. Il vero problema è che risulta difficile avere a portata di mano uno spruzzatore o la pistola ad acqua in ogni momento! In ogni caso, potresti lasciarli nei posti in cui il gatto ha l'abitudine di graffiarti o morderti, ad esempio vicino al divano, così potrai spruzzare l'acqua immediatamente.


1
Quando il gatto morde o graffia, spruzzagli un po' d'acqua sulla pelliccia o sul sedere, dicendo "no" in modo deciso e autoritario. Non urlare mai.
Non spruzzargli mai l'acqua sul muso. Potrebbe essere pericoloso e lo spaventeresti.
Non inzupparlo! Deve essere una spruzzata veloce e leggera.

2
Spruzzalo di nuovo se fosse necessario. Dovrebbe fermarsi subito, ma non usare questo metodo troppe volte, soprattutto se il gatto è timido o ansioso.



Consigli
Insegna ai bambini come bisogna tenere e accarezzare i gatti e i cuccioli. In questo modo, eviterai un sacco di problemi.
Ricorda che un gatto stressato potrebbe mordere. Anche i gatti, come gli esseri umani, possono soffrire di stress e questa è generalmente la ragione principale per cui mordono. Per far sì che si rilassi, portalo a passeggio usando collare e guinzaglio. Se vive in casa, compragli qualche gioco che possa rincorrere, così scaricherà tutta l'energia accumulata.
Se le spruzzate funzionano, mostragli lo spruzzatore senza usarlo, semplicemente come monito. Se il gatto si ferma, puoi metterlo da parte, altrimenti spruzzalo. Appena avrà associato l'idea del no allo spruzzatore, si fermerà alla sua vista e cercherà di metterti alla prova soltanto una volta su dieci. Tieni a portata di mano uno spruzzatore per correggere tutti i comportamenti scorretti.
Insegna al gatto a mordere e ad usare le unghie per gioco. Mentre giocate, tieni immobile la mano o qualsiasi altra parte del corpo mentre ti afferra e mordicchia gentilmente. Permetti al gatto di lasciarti quando vuole; se sta giocando, prima o poi si fermerà. Se invece iniziasse a mordere con forza, urla un no secco oppure "ahi" e smetti di giocare. Con questo metodo puoi addestrare il gatto ad afferrarti senza unghie e a mordere per gioco senza graffiare la pelle; devi semplicemente smettere di giocare appena ti fa male, oppure allontanati quando hai la sensazione che possa iniziare a giocare con violenza, usando i graffi e i morsi.
Se continuasse a mordere e graffiare, toccagli con un dito la parte superiore del naso in modo deciso e delicato. Non gli farà male, ma ne sarà infastidito.
Quando usi il metodo dello spruzzatore, cerca di non puntare al viso del gatto perché lo renderesti agitato o lo terrorizzeresti. Se continua, spruzzalo di nuovo, ma fallo sulla pelliccia o sul sedere. Non usare lo spruzzatore a meno che non sia assolutamente necessario.
Questo consiglio può essere rischioso; valuta bene la situazione prima di attuarlo con il tuo gatto. Nel momento in cui scatta per mordere o graffiare, afferralo per la collottola (cercando di non tirargli il pelo) e abbassagli la testa. Dì un "no!" autoritario, senza urlare. Non è un metodo violento e non gli farai del male; afferrandolo in questo modo lo bloccherai soltanto per un attimo. È probabile che si divincoli, perciò lascialo andare prima che usi le unghie, ma nel frattempo avrà capito che non ti piaceva il suo comportamento. Se invece restasse immobile, lascia la presa dopo un paio di secondi. Dovrai sembrare giusto, ma risoluto.


Avvertenze
Se il gatto reagisce negativamente a uno di questi approcci, fermati immediatamente e non insistere.
Riempi lo spruzzatore o la pistola soltanto con acqua, non usare altri tipi di liquidi.
Non colpire mai il gatto: inizierebbe a considerarti un'individuo malvagio e finirebbe per ignorarti del tutto o diventare più aggressivo nei tuoi confronti.
Se ci sono dei bambini in casa, raccomandagli di non infastidire il gatto che potrebbe reagire e ferirli. Non devono tirargli la coda, tormentarlo, colpirlo, devono evitare di usare lo spruzzatore a meno che non sia assolutamente necessario e così via.
Se il gatto non ha mai avuto l'abitudine di mordere e iniziasse a farlo all'improvviso, portalo immediatamente dal veterinario per un controllo. Potrebbe aver contratto qualche malattia e necessiterebbe di cure immediate.
I morsi spesso causano delle infezioni. Rivolgiti a un medico.



Fonte
http://it.wikihow.com/Insegnare-a-un-Gatto-a-Non-Mordere-e-Graffiare